Nell’imminente tornata elettorale, lascia piuttosto perplessi l’assordante silenzio sui possibili metodi di contrasto alla mafia da parte di tutte le forze politiche in campo.
Pur ammantandosi di una veste antimafia – il più delle volte comodo paravento per candidature improponibili o facile attrattore di voti – nessun cenno programmatico al contrasto alle infiltrazioni mafiose che pervadono e condizionano scelte politiche in tutti i settori, da quello ambientale a quello finanziario.
L’Associazione Asaec Antiestorsione di Catania riprende le parole del giudice Paolo Borsellino troppo spesso utilizzate e violentate per beceri tornaconti elettorali.
“La lotta alla mafia (primo problema da risolvere nella nostra terra, bellissima e disgraziata) non doveva essere soltanto una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale, anche religioso, che coinvolgesse tutti, che tutti abituasse a sentire la bellezza del fresco profumo di libertà che si contrappone al puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità.”
(Paolo Borsellino)