Finalmente!

Finalmente oggi siamo riusciti ad entrare all’interno dei beni confiscati di Contrada Alcovia a Palagonia, per il sopralluogo ufficiale.
Un piccolo risultato ma dal grande significato!
Tutto questo è stato possibile a seguito del lavoro di inchiesta sui beni confiscati alla mafia iniziato da I Siciliani ed Arci Sicilia, insieme ad ASAEC Associazione Antiestorsione di Catania, AIAB Sicilia ed al contributo e sostegno della Commissione Regionale Antimafia e del suo Presidente Claudio Fava.
Ma anche delle coraggiose inchieste giornalistiche cha hanno portato alla luce un inquietante ritardo durato ben dieci anni, che auspichiamo sarà la magistratura a chiarire.
Insomma, un bel lavoro di squadra, cui bisognerà far tesoro.
Sono tanti altri i beni confiscati oggetto del bando e non solo, che si trovano nelle stesse, se non peggiori, condizioni.
Tante le domande cui sarà necessario dare risposta, ma una fra tutte: perché i beni confiscati che vengono sottratti alla mafia continuano a giacere immobili, versando in uno stato di abbandono e degrado, facile preda di occupazioni abusive e, spesso, proprio da parte di coloro cui sarebbero stati sottratti?
Paure, inefficienze, negligenze, incompetenze, distrazioni, si confondono manifestandosi una responsabilità diffusa che rende vano lo spirito della Legge La Torre.
Ed in tutto questo la “mafia” ringrazia.
Ma noi non ci fermeremo!
Ps. il casale si è trovato in buono stato di conservazione, arredato e con l’energia elettrica attivata! (che è stata, in sede di sopralluogo, disattivata dai tecnici di Enel)
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