Lettera alla Commissione antimafia siciliana

Alla c.a. Presidente Comm. Antimafia Ars On. Nello Musumeci
e p.c. Suoi componenti

Catania, 01/10/2013

Oggetto: Considerazioni e suggerimenti incontro Palermo 24 u.s.

Pregiatissimo Presidente,

desideriamo manifestarLe il nostro compiacimento per l’occasione di confronto che ci ha fornito il 24 u.s. a Palermo.
Ci auguriamo che al primo momento conoscitivo possano seguire altri incontri finalizzati alla realizzazione di concrete azioni sul territorio regionale.
Ci permettiamo, come d’accordo, di suggerire alcune riflessioni.

1. Convocazione delle Associazioni Antiracket

Per una più chiara e precisa identificazione delle Associazioni Antiracket, Le segnaliamo che sul sito delle Prefetture esiste l’elenco di tutte le associazioni accreditate. Ciò permette, da un lato, di avere interlocutori ufficialmente riconosciuti e legalmente riconoscibili, dall’altro di sollecitare le associazioni Antiracket non iscritte a superare il vaglio di legittimità cui è indispensabile sottoporsi. L’iscrizione all’apposito Albo Prefettizio garantisce dalle possibili intrusioni di personaggi poco trasparenti e legittima le Associazioni a svolgere l’unico ruolo essenziale al quale sono preposte, costituirsi parte civile nei processi per estorsione ed usura.

2. Incontri mensili

Appare opportuno predisporre incontri mensili, al fine di verificare lo stato dell’arte di ogni singola Provincia, atteso che ciascun territorio presenta peculiarità differenti. La Commissione da Lei presieduta potrà, in tal modo, monitorare le problematiche connesse ai singoli territori ed identificarne i rimedi più adatti.
3. E-mail di aggiornamento

Suggeriamo l’invio mensile di e-mail di aggiornamento documentale riguardo la disciplina in materia di contrasto al racket. Si potrebbe anche creare un sito dove tutte le associazioni regionali, legalmente riconosciute, inseriscano le loro attività allo scopo di facilitarne la diffusione delle proposte, dei contatti e degli scambi.

4. Legge 20 del 1999

Suggeriamo di verificare l’applicazione dell’articolo riguardante gli appalti e di proporne un adeguato ampliamento ai rifiuti, alle energie rinnovabili, ai trasporti ed ai centri commerciali.

Desideriamo precisare che l’Asaec è sempre stata contraria ai finanziamenti pubblici non supportati da specifici progetti. Chiediamo invece il potenziamento dei fondi relativi alle costituzioni di parte civile,quale indispensabile strumento di sostegno alle vittime del racket, come appare indispensabile rifinanziare il contributo regionale all’acquisto della videosorveglianza.

Infine mettiamo a disposizione di quanti ne fossero interessati una relazione aggiornata, chiara e completa, sull’iter amministrativo per l’ammissione ai benefici economici da parte delle vittime di estorsione o di usura, nonché delle leggi regionali e statali che uno dei nostri avvocati ha recentemente presentato in forma di Powerpoint ai Presidenti delle Associazioni Antiracket facenti parte della Confcommercio della provincia di Catania.

Ringraziandola per il concreto contributo al più nobile obiettivo che rimane il fermo contrasto alla criminalità organizzata, restiamo in attesa di un gradito cenno di riscontro e porgiamo cordiali saluti.

 ASAEC
Associazione Antiestorsione di Catania