CONFERENZA STAMPA: dalla Sicilia alla Lombardia, arriva Millecunti il festival dei sentimenti sociali
CONFERENZA STAMPA
Mercoledì 12 Maggio 2010
Polo Tattile Multimediale, via Etnea 602, CATANIA
Ore 10.30
LIBRI: dalla Sicilia alla Lombardia, arriva Millecunti il festival dei sentimenti sociali
L’Italia di grandi e piccoli lettori riunita nel segno della cooperazione
NOTA DELL’ASAEC A SEGUITO DELLE ULTIME OPERAZIONI ANTIMAFIA
«USO SOCIALE DEI BENI CONFISCATI PER FAR RIPARTIRE L’ECONOMIA SANA»
CATANIA – In riferimento agli ultimi sequestri di beni alle cosche catanesi e agli arresti e perquisizioni in corso questa mattina 10 maggio – nell’ambito dell’operazione della Dia di Napoli e della squadra mobile della questura di Caserta – che vedono al centro della cronaca l’alleanza tra i clan camorristici dei Casalesi e Mallardo e le famiglie mafiose Santapaola-Ercolano, per il controllo dei mercati ortofrutticoli del Centro Sud, l’Asaec – Associazione antiestorsione “Libero Grassi” di Catania – ribadisce la pericolosità del “reimpiego” dei capitali sporchi nelle attività apparentemente lecite.
CITTAINSIEME
CITTAINSIEME nasce nel novembre 1987, dopo un incontro con Nando Dalla Chiesa con lo scopo di creare spazi e canali attraverso i quali il cittadino possa sentirsi partecipe e responsabile della attività politica e amministrativa della città. Proprio da un libro di Dalla Chiesa è mutuata la definizione di movimento di società civile.
L’associazione, che è spontanea, laica, al di fuori delle ideologie e delle logiche di partito, si autofinanzia e ha visto nascere, come sua logica espansione, una delle prime coraggiose associazioni antiestorsione l’ASAEC (Associazione Antiestorsione Catanese). Oggi si avvale della collaborazione di Cittainsieme giovani che ha dato nuovo impulso e vitalità alle tradizionali attività del movimento.
Dichiarazioni del pentito Di Maio
Il pentito Di Maio ha rivelato che la mafia si tiene ben lontana dai commercianti aderenti alle associazioni antiracket, perchè sanno che il rischio di essere denunciati per l’eventuale tentativo di estorsione è altissimo: un’ulteriore conferma che il “sistema Addiopizzo” funziona.
ASAEC: «GRATUITO PATROCINIO ANCHE PER LE VITTIME DEL RACKET»
ASAEC: «GRATUITO PATROCINIO ANCHE PER LE VITTIME DEL RACKET»
La nota dell’Associazione antiestorsione ASAEC di Catania a seguito della decisione della Corte Costituzionale
CATANIA – D’ora in avanti anche chi è già stato condannato in un processo per mafia o per associazioni finalizzate al contrabbando di tabacchi potrà, in un successivo procedimento, accedere al gratuito patrocinio dello Stato, dimostrando il livello di reddito previsto dalla legge. Lo ha stabilito la Corte costituzionale con la sentenza n. 139 del 16 aprile 2010.
ANSA: ESTORSIONI: ASSOCIAZIONI ETNEE, INTENSIFICARE I CONTROLLI
ESTORSIONI: ASSOCIAZIONI ETNEE, INTENSIFICARE I CONTROLLI
Fonte: Agenzia ANSA 2 Aprile 2010:
(ANSA) – CATANIA, 2 APR – ‘Sarebbe auspicabile uno sforzo collettivo per ripristinare quei valori sui quali e’ fondata la Costituzione: dignita’, civilta’, coscienza personale, amor proprio, rispetto per l’altro, rigore morale. Una societa’ senza valori nei quali riconoscersi e’ come una nave senza timone: destinata alla deriva’. Lo scrivono, in seguito alla vicenda del commerciante di Gela arrestato con l’accusa di aver fatto appiccare il fuoco ai suoi negozi per poter dimostrare il suo stato di vittima e intascare i soldi dell’assicurazione, le associazioni antiracket Asaec, Afa, Asara, Asaae, Ala, Asaes e l’Associazione pedemontana di Confcommercio in una lettera da inviare a associazioni di categoria e ordini professionali, in cui invitano a ‘intraprendere una collaborazione, anche con i ragazzi di Addiopizzocatania’.
‘Siamo di fronte a molti segnali ancora piu’ inquietanti – scrivono – che se provati in fase processuale metterebbero a nudo la volonta’ di alcuni soggetti di sfruttare l’appartenenza alle associazioni per eludere la legge ottenendone privilegi personali a danno della collettivita’. E’ doveroso intensificare i controlli da parte delle associazioni, forze dell’ordine e prefetture’.(ANSA).
LETTERA DELLE ASSOCIAZIONI ANTIRACKET DELLA PROVINCIA DI CATANIA
CONSUMO CRITICO: «INVITIAMO ORDINI E ASSOCIAZIONI A COLLABORARE»
CATANIA – In seguito ai recenti episodi di cronaca che svelano il falso comportamento di alcuni imprenditori siciliani ai danni dello Stato, l’Asaec – Associazione antiestorsione di Catania “Libero Grassi” – rende noto che ieri, 1 aprile 2010, le associazioni antiracket della provincia di Catania si sono riunite «per far seguire allo sdegno i fatti concreti».
ASAEC: «CATANIA SECONDA CITTA’ MAFIOSA, ORA SERVE UNO SCATTO D’ORGOGLIO»
L’appello dell’associazione antiestorsione a seguito della pubblicazione dei dati Eurispes
CATANIA – L’ultimo rapporto Eurispes vede Catania al secondo posto – solo dopo Napoli – per reati commessi dalla criminalità organizzata, con un indice di penetrazione mafiosa del 52,4%: «Questa posizione non ci stupisce affatto – commentano i soci dell’Asaec, Associazione antiestorsione “Libero Grassi” di Catania – da anni denunciamo il pericolo delle infiltrazioni mafiose nell’economia legale della città e il rischio dell’intrusione sempre più massiccia di denaro sporco in attività cosiddette pulite. Dunque, se da un lato apprezziamo la chiara e netta posizione assunta dal Presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo – che ha chiesto in Commissione antimafia la restituzione dei beni confiscati ai siciliani – dall’altro, auspichiamo che questa dichiarazione d’intenti si traduca al più presto in fatti concreti, al fine di evitare ulteriori attentati alla sopravvivenza di questa città».