Processo breve: giusto processo? intercettazioni e garanzie

Associazione antiestorsione di Catania “Libero Grassi”

Sabato 16 Gennaio 2010 – ore 17.00

Aula Magna – Facoltà di Scienze Politiche
Via V. Emanuele – Catania

relatori
Antonio Ingroia   Procuratore Aggiunto presso la Procura della Repubblica di Palermo
Angela Napoli   Deputato del pdl e componente della Commissione antimafia
Guido Ziccone   Professore Ordinario di Diritto Penale presso l’Università di Catania

coordina
Salvatore Aleo   Professore Ordinario di Diritto Penale presso l’Università di Catania

Progetto “LeAli dei diritti”

Titolo del progetto:  “LeAli dei diritti”
Fonte di finanziamento:  accordo D.G.M.-M.I.U.R.
Enti coinvolti: “C.R.I.” , “Libera- associazioni nomi e numeri contro le mafie”, “ ASAEC Associazione antiracket di Catania”,  “Centro Astalli” ,  “Associazione Dike Catania”, “Cooperativa Prospettiva”, U.S.S.M., I.P.M.
Tematica affrontata:  attività di volontariato, riparazione del danno, educazione alla legalità
Ambito territoriale di riferimento:  città di Catania ed hinterland
Utenza:  minori dell’ambito penale minorile

L’appello dell’Asaec: «RIUTILIZZIAMO IN SICILIA I SOLDI SEQUESTRATI ALLA MAFIA»

L’appello dell’Asaec, Associazione antiestorsione catanese “Libero Grassi”

«RIUTILIZZIAMO IN SICILIA I SOLDI SEQUESTRATI ALLA MAFIA»

CATANIA – «Reinvestiamo i beni confiscati alla mafia sul nostro territorio»: lo dice l’Asaec, associazione antiestorsione “Libero Grassi” di Catania, in riferimento alle operazioni effettuate nei giorni scorsi, che hanno visto – a Palermo – il maxi sequestro di beni mobili e immobili per un importo di circa 300 milioni di euro, frutto delle attività del gruppo Giacalone e di numerosi affiliati a Cosa Nostra.

Catania, operazione antimafia contro il clan Piacenti

ASAEC: «UN’ALLARMANTE MUTAZIONE GENETICA DELLA MAFIA»

CATANIA – A seguito del recente blitz antimafia della Squadra mobile di Catania, che ha portato all’arresto di 25 presunti appartenenti al clan dei Piacenti noti come “Ceusi”, sono stati emessi 12 avvisi di garanzia con l’accusa di riciclaggio, favoreggiamento e reati contro la pubblica amministrazione, alcuni dei quali destinati a nomi della società civile, dell’imprenditoria, della sanità e delle forze dell’ordine. Una circostanza che gli investigatori hanno definito “allarmante” e che induce l’Asaec – Associazione antiestorsione Libero Grassi di Catania – a porsi e a porre all’intera comunità una domanda: «Il male mafia ha subito una mutazione genetica?». «Viene fuori l’immagine di una società in metastasi – commentano i soci Asaec in una nota – dove l’interesse comune è saltato e tutto ciò che conta è riuscire ad ottenere, a qualunque costo, il proprio bieco risultato».

Comune di Riposto, Regolamento di sostegno alle imprese estorte

ANTIRACKET, INCENTIVI PER LE VITTIME

ASAEC: «GLI ALTRI COMUNI SEGUANO IL BUON ESEMPIO»

CATANIA – La legalità segna un punto a suo favore nella lotta al racket, grazie ad atti concreti provenienti dalle amministrazioni locali della provincia etnea: è di questi giorni infatti la notizia che il comune di Riposto ha adottato all’unanimità un Regolamento per il sostegno alle imprese che hanno sporto denuncia nei confronti di atti di estorsione e usura.

Presentazione del libro “Il Cappio”: STORIE DI “PIZZO” CHE STRANGOLANO LA SICILIA

Presentazione del libro “Il Cappio”, che si terrà venerdì 13 novembre, alle ore 18, presso l’aula magna della Facoltà di Scienze Politiche di Catania.

L’Asaec – da anni attiva per la tutela di quella parte sana dell’imprenditoria che non si piega alla criminalità organizzata – in questa occasione intende creare un momento di riflessione comune sui fenomeni dell’estorsione e dell’usura, che oggi rappresentano forme di reale deterrenza allo sviluppo della Sicilia. A tal proposito, saranno esposti i dati statistici rilevati dalla Tesi di laurea di Alfio Stissi, su dieci anni di estorsione ed usura perseguiti dal Tribunale di Catania.

Nota dell’Asaec a seguito del rinvio a giudizio di Andrea Vecchio

«LA LOTTA AL RACKET DEV’ESSERE UN’AUTENTICA SCELTA IMPRENDITORIALE»

CATANIA – Alla luce del rinvio a giudizio per simulazione di reato dell’imprenditore catanese Andrea Vecchio, i soci dell’Asaec – Associazione antiestorsione “Libero Grassi” di Catania – ci tengono a precisare che «appresa l’inquietante notizia, auspichiamo che in breve tempo sia fatta piena luce sui fatti accaduti. L’Asaec non intende affatto escludere dalla lotta al racket tutti gli imprenditori che nel passato hanno pagato il pizzo, purché questa diventi un’autentica scelta imprenditoriale: cogliamo l’occasione per invitare le Forze dell’Ordine ad intensificare le indagini al fine di evitare che alcuni imprenditori o esercenti commerciali, utilizzando la lotta antiracket, vogliano rifarsi una credibilità».

FAX inviato alla Prefettura di Catania: operazione anti mafia realizzata giovedì 22 ottobre 2009

PREFETTURA DI CATANIA
Ecc.mo Prefetto
Dott. Vincenzo Santoro 

CATANIA – Il presidente dell’Asaec (Associazione antiestorsione “Libero Grassi” di Catania) Linda Russo Zangara e tutti i soci, porgono i più sentiti complimenti per la brillante operazione anti mafia realizzata giovedì 22 ottobre dagli agenti della Sezione Criminalità organizzata e della Sezione Antidroga della Squadra mobile, coordinata dai magistrati della locale Dda. I quaranta fermi e le venti ordinanze di custodia cautelare rappresentano un concreto passo in avanti nella lotta alla criminalità organizzata catanese, riuscendo a scongiurare l’inizio di una nuova “guerra di mafia”.

Catania, 24 ottobre 2009

ASAEC: «CONTRO LA MAFIA OCCORRONO PROCESSI PIÙ RAPIDI»

L’Associazione antiestorsione catanese premia con una borsa di studio una tesi di laurea che mette in luce i dati sul “mercato” dell’usura nella città etnea e i lunghi tempi giudiziari

«Vengono impiegati in media 555 giorni per smaltire i processi di estorsione in procura, 730 negli uffici della Direzione Distrettuale Antimafia, 237 in quelli del Gip e del Gup». Parte dalle carte del tribunale di Catania la lucida analisi sul racket etneo di un giovane siciliano di 23 anni, Alfio Stissi: duecentocinquanta pagine in cui sono “spiate” le mani di quella criminalità che affonda con l’usura le imprese siciliane, e le lunghe attese nei corridoi della “Giustizia” per vincere la causa contro quella che viene definita la “Mafia S.p.a.”. Si intitola “Estorsioni ed usura: attività giudiziaria del Tribunale di Catania con dati rilevati dal 1997 al 2008” ed è la tesi di laurea che il neo dottore Stissi ha discusso ieri pomeriggio, martedì 15 settembre, nella facoltà di Scienze Politiche, relatore il prof. Massimiliano Giacalone.

SCORDIA: “L’UNIONE FA LA FORZA CONTRO IL RACKET”

Un nuovo escavatore per il presidente Asaes Rosario Barchitta, grazie alla solidarietà degli imprenditori locali

Grazie alla colletta dei tanti imprenditori di Scordia, Rosario Barchitta, da oggi ha un nuovo escavatore. Dopo il grave atto intimidatorio che nel luglio scorso aveva completamente distrutto il suo mezzo di lavoro, l’imprenditore e presidente Asaes – Associazione antiestorsioni Nicola D’Antrassi di Scordia – potrà così riprendere a lavorare.