Riflessione Asaec all’indomani dei provvedimenti della Direzione Investigativa Antimafia

«Finalmente a Catania si respira aria pulita. Finalmente non si tende soltanto a perseguire reati minori, ma vengono lanciate esche di profondità con la volontà di prendere anche i pesci grossi».

Questo è il pensiero comune dei soci dell’Asaec – Associazione antiestorsione “Libero Grassi” – all’indomani dei provvedimenti della Direzione Investigativa Antimafia: «I nostri complimenti vanno al Procuratore e alla Dia – continuano i volontari che da anni operano nell’antiracket – perche finalmente vengono svelati i retroscena e gli intrecci di alcuni rappresentanti delle Istituzioni che – insieme a tutta una cordata di altre figure – compongono i tasselli di un orrendo gioco al massacro. Si tratta di pedine che a vario titolo sono funzionali al sistema corrotto che umilia e degrada l’immagine della nostra terra. Siamo consapevoli che operare in questa realtà così paludosa non è per niente facile, e dunque ogni qual volta apprendiamo di indagini che portano a fare luce sui complessi rapporti affaristici-mafiosi, ci sentiamo sollevati: è dunque possibile per le persone oneste sperare che qualcosa possa cambiare».

Già un paio di mesi fa l’Asaec, attraverso il convegno “Lavoro e salute sono cosa nostra?” aveva affrontato il tema dello smaltimento dei rifiuti tossici quale ultimo anello di una filiera criminale composta da professionisti, imprenditori, rappresentanti delle istituzioni, banche e criminali, che hanno creato un ennesimo e ricchissimo business attraverso la fabbrica dei veleni. Anche le normali discariche, che non vengono regolate e controllate da persone oneste, possono trasformarsi in vere e proprie bombe ad orologeria.

«Certamente non possiamo addossare soltanto alla Magistratura e alle forze dell’Ordine il peso di risolvere tutti i problemi – concludono i soci – anche la “ società civile” deve partecipare a questo faticoso percorso di pulizia. Pur tuttavia sentiamo che oggi possiamo sperare, perché dopo anni davvero di immobilismo avvertiamo di potere avere fiducia nelle Istituzioni. E dunque il nostro grazie va a chi ha il coraggio di fare pulizia. L’Asaec sarà sempre schierata al fianco di coloro che fanno sul serio».