L’associazione Asaec Antiestorsione di Catania esprime totale ed incondizionata solidarietà all’amico Saro Barchitta socio fondatore e onorario dell’Asaes Antiestorsione Scordia, per il grave furto di un camion ed un escavatore avvenuto stanotte e servito per compiere un assalto al bancomat di una banca di Scordia.
“Tutti noi dell’Asaec Antiestorsione di Catania – afferma il presidente Nicola Grassi – siamo vicino a Saro Barchitta con il quale abbiamo condiviso lunghe ed importanti battaglie antiracket ed antimafia. Esprimiamo, non solo una ferma condanna verso un gesto di inaudita gravità, ma anche rabbia e dolore per il muro di omertà che avvolge queste vicende, come tante altre simili. Nessuna telefonata, ci risulta, sia giunta alle forze dell’ordine per denunciare l’accadimento nonostante il furto teatrale messo a segno da questi malviventi durante la notte”.
A seguito della violenta aggressione compiuta ai danni dell’ispettore dei Vigili Urbani di Catania Luigi Licari e cogliendo diverse sollecitazioni provenienti da più parti, l’Ass. Asaec Antiestorsione di Catania insieme ad altre associazioni cittadine, comitati, donne e uomini e chiunque (nessuno escluso) voglia manifestare cittadinanza attiva, sta cercando di organizzare una manifestazione/fiaccolata senza bandiere, simboli o protagonismi vari per SABATO 9 SETTEMBRE IN VIA DEL ROTOLO.
Maggiori informazioni e dettagli verranno date nel corso di questi giorni ed a seguito del necessario permesso da parte della Questura di Catania.
Chiunque voglia partecipare sarà il benvenuto.
L’ ass. Asaec Antiestorsione Di Catania esprime solidarietà al sindaco della città Alcamo Domenico Surdi per l’intimidazione subita al palazzo di città augurandosi che le forze dell’ordine facciamo presto luce su questo vile atto.
L’Ass. Asaec Antiestorsione Di Catania esprime tutto il suo disappunto per la cartellonistica appena uscita sui social media del candidato alla Presidenza della Regione Siciliana on. Nello Musumeci.
“Come Ass. Asaec Antiestorsione Di Catania siamo sconcertati innanzi un messaggio elettorale che, utilizzando per esclusivi fini di propaganda elettorale un termine che richiama la prepotente vessazione della mafia nei confronti di commercianti ed imprenditori, rappresenta un atto irriguardoso tanto verso coloro che coraggiosamente hanno denunciato i loro estortoti liberandosi dalla morsa del pizzo, quanto nei confronti di coloro che ancora sono sottoposti a quest’infame vessazione e che il sol richiamo della parola “pizzo” evoca tormenti, angosce e morte, come tanti dei soci dell’Asaec Antiestorsione Di Catania potrebbero testimoniare.
Da oltre vent’anni combattiamo il fenomeno estorsivo e, più in generale, quello mafioso, denunciando e affrontando la protervia di criminali, ed oggi, ritrovare l’utilizzo della parola “pizzo” per scopi di consenso elettorale sfruttandone l’ambiguità semantica, lascia attoniti ed amareggia, soprattutto se proviene da un ex presidente della commissione regionale antimafia.
Auspichiamo, come Ass. Asaec Antiestorsione Di Catania che venga ritirato il manifesto elettorale del candidato Nello Musumeci ed in generale facciamo un accorato appello a tutte le forze politiche indistintamente affinché espongano i loro programmi di governo con serietà e competenza, affinché questa terrà fin da troppo tempo martoriata e presa in giro possa avere un futuro migliore”
L’ass. Asaec Antiestorsione Di Catania segue attentamente, grazie anche alle forze dell’ordine, l’evolversi della vicenda che ha colpito con un incendio doloso un lido marittimo a Fondachello.
L’ Asaec Antiestorsione Di Catania esprime piena solidarietà a tutti i rappresentanti e lavoratori di Farm.
L’ordinanza di rimessa in ripristino dello stato dei luoghi da parte di un burocrate solerte ad “orologeria” rappresenta la parte più odiosa di un paese in cui gli onesti di tutte le categorie sembrano soccombere innanzi l’ineludibile prepotenza burocratica, forte solo contro gli onesti, sottomessa ai furbi, ai corruttori, alle convenienze, ai potentati politici e sindacali.
Saremo vicino con tutte le nostre forze al notaio Andrea Bartoli, alla moglie Florinda Saieva – dichiara il presidente Nicola Grassi – che lungo tutti questi anni hanno incessantemente lavorato alimentando speranza e fornendo valide e concrete alternative per uno sano sviluppo sociale della comunità locale in una città altrimenti irrimediabilmente destinata alle consorterie mafiose” Come Associazione Antiracket non possiamo che sostenere queste attività di privati cittadini che cercano di far riabituare le nuove generazioni e non solo al fresco profumo di libertà che si oppone al puzzo del compromesso mafioso, promuovendo la loro terra troppo spesso umiliata e stuprata dagli stessi uomini che la abitano.
#Farmculturalpark #andreabartoli
Oggi una delegazione dell’Associazione Asaec Antiestorsione di Catania ha incontrato il Prefetto di Catania dott.ssa Silvana Riccio.
E’ stata l’occasione per ribadire la nostra posizione in merito ai recenti fatti che hanno coinvolto le associazioni antiracket nella provincia di Palermo. In particolare, abbiamo relazionato sugli esiti della tavola rotonda tenutasi lo scorso 16 maggio in occasione della quale è stata presentata la proposta di modifica dei criteri di iscrizione delle associazioni antiestorsione all’albo prefettizio ex l. 44/99.
Abbiamo ribadito la nostra posizione sulla necessità di intensificare i controlli ed eliminare i finanziamenti pubblici alle associazioni antiracket.
“Siamo pronti a fare la nostra parte – ha dichiarato il presidente Nicola Grassi – ” il nostro obiettivo è quello di eliminare le mele marce che hanno causato la perdita di credibilità e dignità del mondo associativo antiracket. Cercheremo di bloccare l’enorme flusso di denaro destinato alle associazioni che ha creato centri di potere clientelare ed affaristico. Andiamo avanti, non ci fermiamo, siamo sulla strada giusta”
“Inaccettabile quanto accaduto ieri in pieno centro a Catania.” Così in una nota l’Associazione Asaec Antiestorsione Di Catania. “Una vera e propria guerriglia urbana a pochi passi da piazza Stesicoro, zona di transito per molti turisti. Non è più tollerabile una situazione di illegalità diffusa nella quale sguazzano delinquenti di ogni tipo, fresca manovalanza per la criminalità mafiosa che anche in queste zone esercita il proprio controllo attraverso lo spaccio di droga e la richiesta estorsiva agli ambulanti. Chiediamo” – conclude il presidente Nicola Grassi – “con forza un intervento al Sindaco Enzo Bianco, all’assessore alla legalità Rosario D’Agata ed al prefetto di Catania Silvana Riccio affinché si intensifichino i controlli nella zona della fiera di piazza Carlo Alberto, anche attraverso presidi fissi di forze di sicurezza”
L’Asaec Antiestorsione Di Catania esprime soddisfazione per l’operazione svolta dai ROS dei Carabinieri a Palermo. Ma contemporaneamente sorgono domande circa il ruolo sempre più determinante delle donne all’interno delle organizzazioni mafiose e su come sia stato possibile che elementi che fanno direttamente capo a Cosa Nostra, abbiamo potuto gestire un azienda agricola importante su di un territorio della Curia Arcivescovile di Palermo. Rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità, rappresentano le uniche modalità di condotta possibili.